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Piccolo sogno di una grande Apolide

Il piccolo sogno di una grande Apolide" , appartiene a una ricerca legata all'ironia ispirata a Jacques Tati. L'opera vuole far riflettere sul paradosso di certi valori sociali comportamentali ed estetici di una cultura. In questo caso, su alcune imposizioni di bellezza orientali ad es la fasciatura dei piedi e la predilezione dei cinesi per i piedi piccoli che risale a tempi lontanissimi e venne espressa poeticamente ancor prima dell’era di Confucio (551 - 479 a.C.). Il camminare a passi corti e misurati rientrava in un canone di comportamento femminile che valorizzava la grazia e l’equilibrio.
(In un manuale del XIX secolo si legge: "Quando cammini, non girare la testa; quando parli, non aprire la bocca; quando siedi, non muovere le ginocchia; quando sei in piedi, non agitare le vesti; quando sei felice, non ridere forte; quando sei arrabbiata, non alzare la voce".)
"Il piccolo sogno di una grande Apolide" esprime l'idea del sogno di libertà di una bimba costretta in una "gabbia" estetica.

Giochi russi

I giochi della poesia parlano di ermetiche scatole,
aperte a pensieri,
suoni di carillon formano incastri metaforici
come delle matrioske,
giochi russi,
che fanno pensare all’infanzia,
tutto racchiuso nella mia valigia di ricordi.
Arianna Lion

Piccolo sogno di una grande apolide (2012)
Scultura - Resina (33x21x63 cm)

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