Boite à joujoux
La boîte à joujoux.
“La scatola dei giocattoli"
(2013)
Scultura - Ceramica (160x400x400 cm)
La boîte à joujoux, un'installazione che rievoca una "stanza", un magico scrigno, la camera di una bimba, circondata dai suoi oggetti simbolici.
Omaggio a Debussy
La boìte à joujoux, La scatola dei giocattoli, è un balletto destinato all'infanzia ma come spettacolo di marionette. Le marionette erano di moda in Francia, nella belle époque: basti pensare che Judith Gautier, ferventissima wagneriana, fece rappresentare in un teatro di marionette il Parsifal! Nel balletto di Debussy assistiamo all'uscita dei giocattoli, di notte, dalla scato...la in cui sono rinchiusi, a una battaglia accesasi d'improvviso perché il soldato, innamorato della bambola, viene ferito da Pulcinella, al nascere nella bambola di un sentimento amoroso verso il soldato, alle loro nozze e alla loro felice vita coniugale (e Pulcinella diventa guardia campestre). Evidenti, salvo il lieto fine, i rapporti con la storia del Petruska di Stravinsky. Ciascuno dei tre personaggi ha il suo tema, il suo leitmotiv: un valzer soave per la bambola, una stridente e aggressiva combinazione di suoni per Pulcinella, una fanfaretta "gentilmente militare" per il soldato. La boìte à joujoux fu composta nel 1913. La progettata rappresentazione non potè aver luogo e Debussy non mise mano alla partitura, dopo aver steso la composizione in versione pianistica; solo nel 1919 il balletto fu rappresentato, orchestrato da Andre Caplet. Non si tratta dunque di una composizione per pianoforte ma di un brogliaccio pianistico per una partitura orchestrale. Tuttavia, la versione pianistica regge benissimo e viene comunemente eseguita da quando Jòrg Demus la propose per primo.